15 gennaio 2009

E piantatela!

Lo so, è una battaglia tipo quelle coi mulini a vento, però io la butto qui, non sai mai che magari ne venga fuori qualcosa:
È ORA DI PIANTARLA DI APPORRE IL SUFFISSO '-POLI' PER INDICARE UNO SCANDALO A SFONDO DI CORRUZIONE!
Voglio dire: tutto è nato con tangentopoli che letteralmente voleva dire qualcosa tipo "città delle tangenti", cioè un intricato sistema su larga scala basato sull'uso delle tangenti. E va bene, mi sembra corretto.
Ora però il suffisso -poli è diventato l'equivalente di "intrico corruttivo in un settore" (lo dice pure il descrittivista De Mauro) dove il settore è quello che viene prima.
Quindi, di tangento-poli, che era costituito da una parte con connotazione negativa, la prima, ed un suffisso neutro che ne indicava la diffusione generalizzata, si è presa la seconda parte e le si è appioppato un significato negativo del tutto immotivato.
E così si sente parlare di calciopoli, che letteralmente dovrebbe significare "città del calcio" e che invece vuol dire "sistema di corruzione nel mondo del calcio".
E vallettopoli che da "città delle vallette" (chissà che posto sarebbe?) è diventato lo scandalo di veline, letterine, paperine, ochine...
E bancopoli.
Affittopoli.
Moggiopoli (che, questa è davvero bella, trasforma una terrificante "città dei Moggi" in un incomprensibile - o forse comprensibilissimo - "sistema di corruzione basato su Moggi")
Concorsopoli.
...

Vabbè, chiudo qui il mio post trombone, però non ce la facevo più, certe violenze linguistiche dovrebbero gridare vendetta a voce altissima, altro che i blog.

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