19 luglio 2011

Il Baby Juke Box

Tra i CD che mi porto in macchina, ce n'è uno, intitolato Baby Juke-Box che, nonostante il fatto che i miei figli un vero juke box non l'abbiano mai visto, contiene una raccolta di canzoni a loro gradite che metto su in loro presenza non potendo costringerli ad ascoltare certe "robe noiose che ascolta papà".
In realtà questo CD non è l'unica cosa che sentiamo in macchina, perché quando mi capita di ascoltare qualcosa che immagino possa piacergli, lo metto su, lo si ascolta alla noia e poi il best-of viene aggiunto al Baby Juke-Box.
Poi ci sono le richieste spontanee, canzoni che hanno sentito qua e la e che mi chiedono di inserire in lista.

Così questo CD è ormai frutto di un paio d'anni di aggiunte e contiene brani per tutti i gusti (più o meno infantili). A chi può fregare qualcosa, vado ad elencare la lista ragionata dei brani a oggi:
1) Lady Gaga - Bad Romance
Lady Germanotta è una star a casa nostra. Pacchiana e sfacciata quanto basta per renderla simpatica a tutti. La sua musica poi è dance di buon livello, tamarra ma fatta ad arte. Su le maniiii!
2) Britney Spears - Toxic
Volete Lady Gaga? Allora vi piazzo pure Britney. Toxic mi piaceva quando lo sentivo passare per radio, ma in effetti vale meno di quanto ricordassi.
3) Las Ketchup - Asereje
Questa, come alcune altre che vengono dopo, fa parte di un'analoga compilation che Lorenzo ascoltava in macchina con suoi amichetti durante le trasferte al corso di sci con il loro papà. Io le ho riprese passivamente.
4) Shakira - Waka Waka (This Time for Africa)
Grande successo trainato dai mondiali di calcio. Lorenzo ne apprezza gli aspetti calcistici, Carlotta quelli danzerecci e sexy della protagonista. Poi per entrambi è stata oggetto di festa di fine anno (l'hanno imparata per il coro).
5) Chumbawamba - Tubthumping
6) Opus - Live is life
Queste due facevano parte della stessa compilation di Asereje. Le ho inserite anche a memoria della mia adolescenza, ma non ricordavo quando fossero irrimediabilmente brutte.
7) Valeria Rossi - Tre Parole
Canzoncina che va bene per il revival, ma pure questa piuttosto imbarazzante
8) Renato Carosone - Tu Vuo Fa...
Su richiesta di Lorenzo che però aveva sentito l'ipnotico remix contemporaneo. La versione originale non gli dispiace, ma non esalta neanche. Roba troppo vecchia in effetti, per quanto simpatica.
9) The Cramberries - Zombie
In omaggio alla mamma, che questa canzone l'adora. È apprezzata anche dai bambini che ne amano il piglio rock. Quando passa, sul sedile posteriore si scatena il concertino, Lorenzo fa il batterista, Carlotta la cantante e Francesco il chitarrista. Uno spasso
10) Garbage - Milk (Massive Attack remix)
Questo brano omaggia il fidanzamento tra mamma e papà. A quei tempi girava parecchio nelle nostre autoradio. È un po' moscia in effetti, ma va bene per darsi una calmata dopo lo scatenamento di Zombie.
11) Vita Tranquilla - Tricarico
Me la ricordavo simpatica da un Sanremo di qualche anno fa. Carina, ma niente più. Ho l'impressione che ai bimbi non piaccia un granché.
12) Cesare Cremonini Feat. Jovanotti - Mondo
Questo pezzo scatena gli entusiasmi di tutti. Grandi cori e balletti. Il buon Cesare ha un bel piglio, niente da dire.
13) Sade - The Safest Place
Ho sfruttato l'animo romantico di Carlotta per infilare questo pezzo che piace soprattutto a me. Il mio brano preferito dell'ultimo album di Sade.
14) Sting - Englishman in New York
Sentita da Lorenzo a scuola (durante le lezioni di Inglese). Io un po' la detesto, ma a tutti gli altri piace. E io mi adeguo.
15) Giuseppe Povia - I Bambini Fanno ooh…
Pure il piccolo Francesco propone le sue hit. Questa è tutta per lui, ma pure gli altri 2 sotto sotto apprezzano.
16) Bee Gees - Stayin' Alive
Anche questa scovata da Lorenzo (che la chiamava "Stimolai") non so dove. Una ventata di disco anni '70. La balla pure Francesco, col dito al cielo.
17) Sheryl Crow - Here Comes The Sun
Richiesta da Carlotta che l'ha sentita sul finale di Bee Movie. Questa versione con voce femminile le piace di più dell'originale dei Beatles.
18) Petra Magoni / Ferruccio Spinetti - Guarda Che Luna
Un grande classico della nostra famiglia. Tutti i bimbi sono stati deliziati dalle nostre interpretazioni fin dalla più tenera età e la sanno a memoria. L'originale di Fred Buscaglione per loro è una curiosità, per loro l'originale è questa, cantata dalla virtuosa Petra Magoni.
19) Loredana Berté - E La Luna Bussò
"Il primo reggae italiano" lo definisce la stessa Bertè. Non so se sia vero, ma fa molto estivo, si canta volentieri.
20) System Of A Down - B.Y.O.B.
Concessione estrema a Lorenzo, che quando passa questo pezzo si agita come un tarantolato. Tutto sommato la apprezzano pure gli altri, almeno negli stacchi melodici.
21) Dente - Buon Appetito
Dente è un caso di successo tra i CD che ho proposto io alla famiglia. Questa è una delle canzoni preferite, ma l'album ogni tanto lo si ascolta volentieri nella sua interezza.
22) Cristina Donà - Più Forte del Fuoco
Anche l'ultimo album di Cristina Donà è una mia proposta. Amata soprattutto da Carlotta, abbiamo fatto fatica a trovare la canzone preferita dell'album, tutto molto bello.
23) Jovanotti - Tutto L'Amore Che Ho
24) Jovanotti - Il Piu' Grande Spettacolo Dopo Il Big Bang
Due hit dall'ultimo album di Jovanotti. Non male, ma su questo tizio potrei scrivere un bel pezzo denigratorio sul talento sprecato. Comunque queste canzoni si lasciano ascoltare, scorrono innocue come tutta la sua musica.
25) Caparezza - Il Dito Medio Di Galileo
L'album di Caparezza (l'ultimo) è un altro grande successo familiare. Questa canzone è una delle più apprezzate, per l'arrangiamento rock e soprattutto per la volgarità implicitamente permessa del gesto del dito medio.
26) Emiliana Torrini - Jungle Drum
Rititolata "Racatuncia" per l'onomatopea sul ritmo tribale cantata nel ritornello. Una delle canzoni più pop dell'islandese dal nome italiano: proposta ed accettata con entusiasmo.
27) Jovanotti - Ciao mamma
È qui la festa? Mette allegria e lo si canta in coro. Mi preoccupa un po' questo proliferare di Jovanotti, ma tant'è...
28) Davide Caci - Il Pistolero
Pretesa con estenuante insistenza da Francesco, che l'ha imparata su un giochino a moneta al mare (un cavallo tutto nero…). Pure lui va accontentato, con buona pace di tutti.
29) Selena Gomez - Naturally
L'orlo del baratro. Richiesta da Lorenzo, scoperta da lui non so dove e non so come (penso alla tele). Inizia a sganciarsi dalle proposte paterne per richiedere roba che piace a lui autonomamente. Questa ragazzina made in Walt Disney è banale e scontata, ma piace ai ragazzini, non c'è niente da fare. Ci si adegua, temendo i giorni in cui mi imporranno l'equivalente contemporaneo di Erosramazzotti o Laurapausini.

13 luglio 2011

La mia vita nelle mani altrui

Sono sempre più disgustato, siamo a livelli insopportabili.
Mi riferisco al testo della legge sul testamento biologico approvato ieri da quell'acozzaglia di farabutti che siedono nel Parlamento della Repubblica Italiana, totalmente dediti ai propri piccoli e personali interessi, schiavi di disgustosi servilismi a danno di un paese che fingono di rappresentare, ma di cui non provano neanche ad avvertire le più elementari ed umane esigenze.
Persone che si arrogano il diritto di decidere della mia vita, che si investono del potere di scegliere quanto dignitosa dovrà essere la mia fine, senza alcun rispetto per la mia volontà. Pensando poi nel dettaglio quanto rivoltanti sono certi personaggi che siedono in quel luogo, mi viene da schiumare di rabbia. Sono furioso.

Un'analisi un po' più lucida della mia la fa Stefano Rodotà su Repubblica, ma il succo del discorso non è molto diverso:
L'ULTIMA VOLONTÀ ESPROPRIATA

Pessima giornata, ieri, per la civiltà giuridica di questo paese. Pessima giornata per la legittimazione sociale del Parlamento, che si allontana vertiginosamente dalle persone, da anni favorevoli quasi all´80% al diritto di ciascuno di decidere liberamente sulle modalità del morire.

Questo ci dice il voto con il quale la Camera dei deputati ha approvato le norme sulle "dichiarazioni anticipate di trattamento" che espropriano ciascuno di noi del potere di decidere sul morire. Non è ancora una legge della Repubblica, perché il testo dovrà di nuovo essere esaminato dal Senato. Ma, dopo che si è riusciti a peggiorare un testo orribile già all´origine, ogni speranza che i senatori possano avere qualche ripensamento sembra del tutto infondata.
Al posto della volontà della persona compare ormai, violenta e invadente, quella del legislatore.
Perdiamo il diritto all´autodeterminazione, che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 438 del 2008, ha riconosciuto come diritto fondamentale della persona. Si esclude, infatti, che la persona possa liberamente stabilire quali siano i trattamenti che intende rifiutare qualora, in futuro, si trovi in situazione di incapacità. Le sue dichiarazioni non hanno valore vincolante, vita e corpo della persona sono sottratti al governo dell´interessato e affidate a regole autoritarie, alla pretesa del legislatore di farsi scienziato, ed alla decisione del medico. La persona scompare, altri soggetti compaiono al suo posto. La dignità nel morire è cancellata.
Invece di rispettare la persona quando riflette sul momento più difficile e intimo della sua esistenza, si dà voce ad uno spirito vendicativo, esplicitamente dichiarato da quelli che hanno attribuito al testo votato ieri la funzione di chiudere la fase aperta dalla decisione della Corte di Cassazione nel caso di Eluana Englaro.
Una rivincita contro una sentenza definita "giacobina" (quale approssimazione culturale in questo modo di esprimersi!), mentre si è trattato di una sentenza così accuratamente argomentata da mettere la nostra giurisprudenza al livello della miglior riflessione giuridica internazionale su questi temi.
Ieri, al contrario, ci siamo allontanati dall´Europa e dal mondo, spinti dal medesimo, cieco furore ideologico che ha prodotto la pessima legge sulla procreazione assistita, che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima in alcuni dei suoi punti più significativi e di cui si occuperà anche la Corte europea dei diritti dell´uomo.
Questo è il destino al quale va incontro la legge sul testamento biologico. Ed è inquietante che nel dibattito parlamentare siano state usate parole quasi intimidatorie, quando si detto che sarebbe un brutto giorno per la democrazia quello in cui la Corte costituzionale decidesse contro la maggioranza del Parlamento, una volta investita del giudizio sulla nuova legge.
Possibile che ogni volta si debba ricordare ai parlamentari che le corti costituzionali sono appunto "giudici delle leggi", che hanno proprio il compito di vegliare sul rispetto dovuto dal Parlamento alla Costituzione? Possibile che ignorino che la discrezionalità del legislatore incontra limiti precisi in particolare quando sono in questione la vita, la salute, la dignità della persona?
La verità è che il testo votato ieri non chiuderà le polemiche, ma avvierà una lacerante stagione di conflitti. Si è detto che si voleva sottrarre ai giudici il potere di decidere sulla vita. Accadrà il contrario, perché siamo di fronte a norme che apriranno la via a contestazioni, a ricorsi, a eccezioni di incostituzionalità.
Si è imposta una logica che rende le persone prigioniere proprio di quelle costrizioni dalle quali, con un testo semplicemente ricognitivo del diritto all´autodeterminazione, avrebbero potuto liberarsi. Si corre il rischio di vie traverse, di sotterfugi. Esattamente il contrario della lezione civile di Beppino Englaro, che ha accettato la via aspra e lunga della legalità, e che ieri, per questo, è stato insultato nell´aula di Montecitorio. Si incentiverà il terribile "turismo eutanasico" verso altri paesi, un cammino che già più d´uno ha cominciato dolorosamente a percorrere.
Questi sono i frutti amari dell´ideologia, della pretesa di sottomettere ai propri convincimenti "le vite degli altri", proprio quelle che dovrebbe essere massimamente rispettate. E´ quel che accade in tutti i paesi che hanno approvato leggi in questa materia, è quel che hanno fatto, con vera carità cristiana, la Conferenza episcopale tedesca e il Consiglio delle Chiese evangeliche nell´opuscolo con il quale hanno dato ai fedeli le istruzioni sul testamento biologico, che legittimano quasi tutto quello che in Italia viene vietato.
Ma questo è pure il frutto amaro di un bipolarismo distruttivo, di una cieca obbedienza di parlamentari ormai senza relazione alcuna con il mondo che li circonda, di una appartenenza imposta dal fatto che il loro destino personale e politico è solo nelle mani del padrone della maggioranza.
Nella vituperata Prima Repubblica la civiltà del confronto non venne meno neppure nella discussione di leggi assai più dirompenti per i problemi di fede che ponevano, come quelle sul divorzio e, soprattutto, sull´aborto. Oggi che si prospetta il ritorno di un partito cattolico, con imprimatur cardinalizio, la vicenda del testamento biologico non è l´auspicio migliore.

Stefano Rodotà