30 dicembre 2008

Have A Nice Life - Deathconsciousness

L'ho scoperto solo in questi giorni (grazie alle classifiche dei best of 2008 che iniziano ad essere pubblicate), ma è un disco che è già in circolazione (ed apprezzatissimo) da diversi mesi.
Si tratta di un ambiziosissimo doppio album prodotto in cinque anni di lavoro da un duo di sconosciuti[1] ragazzotti di Middletown, Connecticut, che lavorando al chiuso delle loro camerette, con invidiabile pazienza e capacità hanno dato alla luce ad un opera straordinaria, sia nella forma che nel contenuto.
La promozione è avvenuta tramite passaparola, nei negozi è impossibile trovarlo[2] e di certo su MTV o RadioDJ passa pochino, ma ciononostante l'apprezzamento che gli si è tributato è pressoché generale e sono pronto a scommettere che la sua diffusione aumenterà ulteriormente con la pubblicazione delle playlist di fine anno (come è successo con me, appunto).
E anche nel loro caso, come i ben più noti Radiohead, sono pronto a scommettere che i guadagni derivanti da quei 5$ a copia saranno ben maggiori da qualsiasi altra ipotetica forma di distribuzione tradizionale
Ma di che si tratta? È un immensa opera gothic-rock, dove con questo si intendono tempi lenti, muri di chitarre elettriche, voci distorte e variamente trattate, armonie non troppo lontane dal melodico (ma nemmeno troppo vicine), atmosfere cupe, qua e la qualche drum-machine, spruzzate industrial...
Come se i My Bloody Valentine avessero incontrato i Sister Of Mercy, ma con echi di tantissime altre influenze (Nine Inch Nails, Joy Division, Earth, certi Tool, per iniziare, ma oggi mi sono venuti in mente pure i Tangerine Dream in certe introduzioni cosmic-music).
Loro stessi lo definiscono "the most depressing record in the history of music", con un pizzico di immodestia a parer mio, ma più che altro pubblicizzandosi male. Cioè, non che non sia un album cupo e a tratti pure lugubre - c'è però di peggio, per questo sono immodesti -, ma il suo ascolto è sufficientemente gradevole da non risultare affatto deprimente.
Rimane in ogni caso un lavoro impegnativo, difficilmente proponibile per la festa di capodanno, ma se dopo i bagordi intendete crogiolarvi nello spleen, o se come me avete avuto simpatie per il filone dark di qualche anno lustro fa, questo è davvero un grandissimo disco.
Procuratevelo.

[1] A me, ma pare che sia un sentimento assai diffuso
[2] Lo si può scaricare dal sito enemies.net al costo di 5$

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