7 novembre 2007

Strenna - 1

Oggi voglio provare a dare un consiglio per un regalo di Natale. Il motivo per cui lo faccio già ora lo spiego al punto 3 della lista di buoni motivi qui sotto.

L’oggetto in questione è un cofanetto di tre CD, è di Bill Evans e si intitola The Complete Village Vanguard Recordings, 1961. E ora una lista di 5 buoni motivi per cui questo è un ottimo regalo:

1. Questi tre CD contengono la registrazione completa di uno degli eventi più sbalorditivi della storia, non solo del jazz, ma della musica in generale. Il Bill Evans trio (formato, oltre che da lui al piano, dal magnifico Scott La Faro al contrabbasso, personaggio mai abbastanza rimpianto su cui varrebbe la pena di spendere un intero post, e da Paul Motian alla batteria) concludeva un ingaggio di due settimane di concerti al Village Vanguard, storico locale di New York dove la prassi era (ed è tuttora, andate a vedere il sito) appunto quella di scritturare complessi per una o più settimane intere, con esibizioni tutte le sere, più una conclusiva la domenica che prevedeva anche una sessione pomeridiana.
La registrazione di cui parliamo riguarda proprio l’intera sessione domenicale. Quel giorno il trio di Evans si produsse in una serie di performance meravigliosa, una delle più alte vette (forse la più alta) che un trio piano-basso-batteria abbia mai raggiunto, unendo all’eccellenza tecnica dei tre musicisti, una coesione telepatica e un gusto talmente sopraffino da mettere i brividi. Sappiate che persone ben più preparate di me considerano quel trio il migliore di tutti tempi e quell’esibizione la loro migliore prova.

2. La confezione di questo cofanetto è sobria ed elegante (fa figo e non impegna) e fa un’ottima figura su qualsiasi libreria. Gli dà un certo tono, insomma…

3.
Non è facilissimo da reperire, per cui ha anche quell’aria da io ce l’ho e tu no che si spende bene in società. Io l’ho comprato qui, ma si trova pure qui e qui. Questo è il motivo per cui ne parlo già ora, i tempi di spedizione possono essere lunghetti e occorre muoversi per tempo.

4.
Può essere un valido test per la sensibilità della persona destinataria del regalo. Se non viene toccata nelle corde più intime da brani come My foolish hearth, Waltz for Debbie, Porgy (I loves you, Porgy), beh, di fronte avete un cuore di pietra. Traetene poi le conclusioni che ritenete.

5.
Va bene anche come sottofondo. Sia per momenti molto intimi, romantici, che per, chessò, un aperitivino giù al lounge, tra gente che piace.

Bene, io ve l’ho detto. Se poi volete prendere il disco di Natale di Celentano, fate pure.

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