20 novembre 2007

A proposito di buon gusto

Passo davanti ad una libreria e vedo in vetrina un bello spazio dedicato all’uscita dell’autobiografia di Mike Bongiorno. “Echissenefrega” dovrebbe essere la reazione più assennata. Però, incuriosito mi avvicino per ammirare la foto di copertina. Il Mike sembra uno splendido quarantenne, solito miracolo fotografico. Niente di che, ormai lo fa chiunque, pure io dovrei ritoccare un po’ la foto qui a lato. Poi guardo bene e inorridisco: il titolo del libro è “La versione di Mike”.
Echeccazzo, no! Questa è lesa maestà!
Mike, fai quel che ti pare, reclama pure il tuo seggio al Senato, va in giro vestito da pirla per la pubblicità se vuoi, ma non ti permettere di fare il verso a “La versione di Barney”, chiaro? Mi spiace, ma non ne sei degno.

Dato che è da poco trascorso il decennale dalla sua pubblicazione, non mi perito di accendere un cero virtuale a memoria di quello che è uno dei più bei libri che abbia mai letto.

[Chi indovina dalla copertina di quale album ho preso la candela qui sopra, vince una copia in mp3 di Daydream Nation condivisa su Rapidshare.com]

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