8 novembre 2007

Kate Nash – Made of Bricks

Questa è una perfetta favola da web 2.0, quel modo di vedere l’attuale Internet non più come un catalogo di informazioni messo a disposizione da grandi editori, ma come un aggregato di contenuti creati dai singoli utenti (blog come questo, ma soprattutto altri ben più popolari, ne costituiscono un lampante esempio).
Kate Nash è una graziosa ragazzotta inglese, cresciuta in un quartiere di Londra che, nonostante avesse studiato il piano da bambina, coltivava il sogno nel cassetto di fare l’attrice.
Poi però si sa, la vita è infingarda, e, arrivata finalmente all’audizione che le avrebbe dovuto spalancare (o anche solo socchiudere) le porte del successo teatrale, fu insindacabilmente rifiutata. Avvilimento e sconforto devono avere minato il buon umore della giovinetta (ha 20 anni, è del 1987) e per colmo di sfortuna, pochi giorni dopo quell’infausta audizione, con la testa persa in chissà quali pensieri, scivola per le scale e al termine del ruzzolone si trova con un piede rotto.
Convalescenza e gesso sono cose noiose da sopportare, soprattutto perché costringono all’immobilità. Così Kate, per ingannare il tempo si riavvicina al piano (e a un basso elettrico regalatole dai genitori) e inizia a comporre, a sistemare vecchie idee, a crearne di nuove, e alla fine, con un pacchetto di canzoni si prenota per una serata in un bar locale dove presentarle al pubblico.
Questa volta il successo è maggiore. Niente di che, ma la gente che la sente sembra apprezzare, così Kate prende coraggio e decide di aumentare il proprio bacino di utenza e apre uno spazio su MySpace dove mette i propri pezzi disponibili all’ascolto.
Non so se conoscete MySpace. E’ un servizio su cui è possibile creare un proprio spazio e fare promozione dei propri lavori, tipicamente musica o video. Pure i gruppi più famosi hanno il loro spazio e su questo è possibile ascoltare senza spendere soldi o fare filesharing i loro pezzi, magari dell’ultimo album (per esempio i Subsonica hanno usato questo servizio per presentare il loro ultimo video. È ancora lì, se vi interessa andate a vederlo).
Oltre che per i gruppi famosi però, su MySpace vuole essere vetrina di tutti quelli che famosi non sono ancora e soprattutto grazie ad un sistema di legami tra i vari utenti del sito, si può creare una rete di contatti che mette in evidenza il proprio lavoro ad addetti ai lavori, musicisti o appassionati.
Non funziona sempre, anzi, sinceramente non funziona quasi mai, però può succedere che qualcuno, grazie a questo sistema, esca dall’anonimato (sono milioni gli utenti di questo servizio) e riesca a realizzare il suo sogno di diventare una star.
Questo è il caso di Kate Nash.
Tra i contatti che la ragazza si crea, vai a sapere come e perché, spicca quello di tal Lily Allen, cantante pop di un certo successo (a cui è giunta per vie più convenzionali: suo padre è un famoso attore comico) che si innamora della musica di Kate, la valuta e la propaganda come "next big thing" e accelera il suo percorso verso la celebrità.
Ora (il 6 agosto scorso) ha pubblicato* quest’album che è arrivato fino al n° 1 in UK consacrando definitivamente una popolarità meritatamente costruita tramite il passaparola.

L’album in sé è un meraviglioso disco pop. Pop, niente più, ma davvero accattivante e divertente, di quelli che si fa fatica a non ascoltare battendo il piedino a ritmo. Gli ingredienti sono ottimi, Smiths in salsa pop, folk, dance-pop, Housemartins, sentimentale, soul, sfrontate scurrilità, leggera elettronica… niente di sconvolgente, ma le scelte sono sempre dettate da buon gusto senza mai venire a noia.

Per i momenti più spensierati.

*Nota per chi condivide le mie stesse nostalgie: l’etichetta con cui ha pubblicato è la Fiction, la stessa degli storici album dei Cure.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh oh oh!! Decisamente il mio genere: ebbene sì condivido il tuo apprezzamento su kate Nash decisamente allegra e sufficientemente alternativa, e anzi, siccome non ho avuto modo di procurarmi l’album intero, ti do un’idea per il mio regalo di Natale…
Mentre vorrei proporti, sempre che tu non abbia già avuto modo di ascoltarla la meravigliosa Regina Spektor di cui sicuramente avrai sentito il suo singolo “Fidelity” (molto apprezzabile anche il video [io sono della corrente pro-video, anche se so che molti ritengono che i video musicali uccidano le canzoni])…sul suo sito www.reginaspektor.com puoi trovare un assaggio di tutte le canzoni che compongono il suo ultimo lavoro "Begin To Hope"…a me piace assai!!
Tutto pianoforte e vocalizzi secondo me pazzeschi!!
Ciao ciao!!!