13 novembre 2007

Bono home made

Nel post dedicato a Kate Nash dicevo della (eventuale) potenza del Web 2.0 nel suo uso promozionale: io voglio mettermi in vetrina e lo utilizzo come tale, virtualmente proponendo a tutto il pianeta me stesso o i miei lavori, i miei prodotti. Così ha fatto Kate Nash e da sconosciuta è diventata conosciuta.
Uno strumento così potente non è però di esclusivo utilizzo dei non-famosi, anzi, ci sarebbe da stupirsi se chi famoso lo è già non utilizzasse questi mezzi come ogni altro per diventarlo ancora di più.
E così han fatto gli U2. Fra poco ricorre il ventennale dall’uscita di The Joshua Tree (chi come me lo comprò appena uscito, faccia un sobbalzo sulla sedia e dica “Madonna quanto son vecchio!”) e per celebrare l’evento il gruppetto di Dublino ne ripropone ben tre versioni (CD normale, deluxe con inediti e rarità e box-set con anche DVD).
La promozione di queste uscite avverrà nei soliti modi, e mi immagino già i negozi di dischi con gigantografie di Bono & Co., ma anche, e qui salta fuori il Web 2.0, per mezzo di un video che anticipa Wave of Sorrow, un brano inedito contenuto nel Deluxe.
Questo ha l’aspetto di un video casalingo, girato con una telecamera tipo quella che io uso per filmare i compleanni dei bambini, e riprende Bono in persona che, prima spiega la genesi del brano, poi attacca la musica che sembra provenire dal suo stereo e ci canta sopra. Ogni tanto, sempre mentre il brano gira in sottofondo, smette di cantare per commentare il testo, poi riprende a cantare in sincrono e così via. Verso la fine poi commenta parlando sui chorus finali e l’effetto è anche carino, una sorta di doppio binario parlato/cantato.
Bono è seduto su un divano tipo IKEA (seeee….), con orribili tendine alla finestra alle sue spalle, indossa una t-shirt come quelle che teniamo tutti noi in casa e un paio di occhialoni come si tengono sempre mentre si sciabatta per casa… (ma noooo, non è lo sponsor, dai!).
Vabè, al di là del sarcasmo, la canzone è una solita degli U2 e non so proprio se sia il caso di ricomprarsi The Joshua Tree per essa, magari spendendo un bel gruzzoletto (qualcosa mi dice che non sarà a 7 euro), però l’operazione è interessante.

In genere le star che si “abbassano” ad assumere atteggiamenti popolari (come le aspiranti rockstar che mettono il proprio video “salotto e chitarra” su YouTube) risultano un po’ goffi. Giudicate voi, il video è qui sotto.

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