4 gennaio 2008

Chevvelodicoaffà...

Mi sono accorto che è parecchio tempo che non scrivo un post su musica e derivati.
Il fatto è che sono in fase "back to the past" e sto recuperando ascolti di roba che ha praticamente la mia età, o forse anche qualche anno in più.
Quindi mi dico: non ha senso scrivere post su roba famosissima e vecchissima, che informazione sarebbe? Però tutto sommato a qualcuno può capitare di avere voglia di ascoltare (o addirittura comprare, pensa te) qualcosa e di non sapere cosa prendere.
Perciò condivido i miei ascolti attuali proponendoli come suggerimento per quando vi trovate nella condizione di "vorrei prendere qualcosa, ma non so cosa...":

Led Zeppelin - i primi 4 (cioè Led Zeppelin I, II, III e IV). Dischi assolutamente fantastici, l'hard-rock alle sue origini. E sembrava che questi quattro tizi avessero già inventato tutto.

The Beatles - gli ultimi 4 LP (cioè Revolver, Sgt. Pepper, White Album e Abbey Road). I dischi della fase psichedelica dei Beatles. Ognuno a suo modo magnifico, solo il WA è un po' prolisso e frammentario, ma contiene una delle più belle canzoni di sempre, "While my guitar gently weeps". Assolutamente da conoscere tutti, peccato che in negozio si continuino a trovare a 20 euro. Poi si lamentano...

Pink Floyd - i primi 2 (cioè The piper e Saucerful of Secrets). Quando i Pink Floyd non erano ancora quel carrozzone presuntuoso che sarebbero diventati poco dopo (da Dark Side in poi). Psichedelia d'avanguardia che fa impallidire ancora oggi qualsiasi effetto speciale.

David Bowie - Low. Cioè quando il Duca Bianco incontrò Brian Eno. Ne venne fuori un album (in realtà tre, la cosiddetta trilogia berlinese, ma questo è il primo) anomalo, in bilico tra rock e spunti elettronici, spigoloso, poco pop.

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