23 novembre 2009

UP

Pure quest'anno ho approfittato della mia condizione di genitore per andarmi a vedere accompagnare i bimbi a vedere l'ultima meraviglia della Pixar.
Qualche considerazione sparsa:
La grafica. A questo punto ci si dovrebbe fare l'abitudine, ma ogni volta, per quanto incredibile possa essere, la resa grafica supera di gran lunga l'uscita precedente. Questa volta però sono stato colpito dal fatto che i personaggi tornino ad essere dei "cartoni". Cioè, sono espressivi, convincenti, attraenti, ma sono delle facce da disegno animato, con dimensioni e proporzioni irreali, senza più essere un tentativo di avvicinarsi alle reali fattezze umane.
Tutto il resto, paesaggi, oggetti, luci, riflessi, movimenti,... sono assolutamente perfetti. Stai guardando un cartone, questo è chiaro, ma non hai mai e poi mai la sensazione di stare vedendo dei disegni.
La trama. Non sto a raccontarla, se vi piace rovinarvi la sorpresa, la trovate ovunque. Mi sembra che ci sia un bel lavoro alla ricerca dell'equilibrio ideale tra le aspettative del pubblico adulto (che è numeroso, e non solo costituito da "accompagnatori" di bambini) e le esigenze dei bambini più piccoli. Assistendo alle reazioni dei miei due, ma anche degli altri che mi stavano intorno nella sala, mi sono accorto come più si è piccoli e meno si è legati alla trama generale, si gode molto di più delle gag. I più grandicelli invece iniziano a trovare gusto per la vicenda narrativa, anche se i veri scoppi di gioia sono sempre legati ai momenti più buffi. Comunque, anche per loro, la presenza dell'adulto che scioglie alcuni dubbi narrativi è ancora necessaria. La cosa più complicata sono i salti temporali, e qui ho notato davvero parecchia confusione nelle piccole teste che si rivolgevano ai genitori.
La fotografia. La scena della casa sollevata dai palloncini è una delle cose più meravigliose che abbia mai visto al cinema. Spettacolo puro. Potevano inventarsi di tutto, un enorme pallone aerostatico, un dirigibile, razzi, eliche, qualsiasi cosa. Ma la scelta dei palloncini di tutti i colori che erompono a migliaia dal camino della casa è spettacolo puro. Peccato saperlo già prima (è il logo del film...), perchè sarebbe roba da rimanere letteralmente a bocca aperta.
La morale. Walt-Disney non è più moralista. I valori trasmessi sono sempre positivi, ci mancherebbe, ma fortunatamente è stata superata la fase in cui il messaggio era costantemente presente. E c'è pure un po' di cinismo, un po' di realistica imperfezione.
La colonna sonora. Non ho ancora fatto l'abitudine al sonoro dei nuovi cinema. Ne è nata una gag tra me e i miei figli: quando gli effetti sonori sfioravano la soglia del dolore, gli dicevo "Lorenzo! Abbassa un po' il volume!" come a casa, quando esagerano con quello della tv. E loro, quando gli sembrava il caso, lo dicevano a me.
Durante il film la cosa si è ripetuta molte volte.
Per quanto riguarda la colonna sonora musicale, non me la ricordo. Segno che si adatta molto bene al contesto.

Rileggendo quanto ho scritto mi rendo conto di passare un messaggio entusiasta del film, ma in effetti, nel tentativo di riequilibrare, ho provato a pensare a quali sono gli aspetti negativi. Mi son detto, la storia d'amore che c'è in mezzo è troppo melensa. E invece no, è normale, vera, perfino banale, ineccepibile.
O mi sto rincoglionendo io (ed è più che possibile) o questa gente qui sta realizzando un ossimoro: sfornare capolavori in serie.

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