2 aprile 2008

P.I.L. - Metal Box

Della serie: meglio tardi che mai.
Scopro questo disco a quasi trent'anni dalla sua uscita (1979) e mi accorgo che è un capolavoro incredibile. Si va a piazzare saldamente tra i primissimi posti della mia top-ten assoluta (che ora dovrò rivedere, perché di sacrificare gli Animal Collective proprio non ho cuore), giocandosela duramente con i Pere Ubu.
Johnny “Rotten” Lydon si lascia alle spalle la bruciante (e bruciata) fase Sex Pistols e fonda i Public Image Ltd. Metal Box è il loro secondo lavoro, linee di basso claustrofobiche, ritmiche tribali, voce salmodiante, chitarre taglienti e dissonanti.
Ad averlo ascoltato appena uscito si sarebbe potuto pensare il solito ritornello che "la musica non sarà mai più la stessa", e in effetti un disco come questo ha sia la forza che l'importanza per cambiare la direzione di tutto un genere musicale. Poi si sa che le cose invece non cambiano e certi stereotipi del rock sempre uguali a se stessi, da Chuck Berry in poi, resistono alla grande, ma queste pietre miliari sono lì a dire che no, si può fare molto ma molto di più.
Si dice che Lester Bangs si sia buttato dentro la sua abitazione in fiamme per salvare dall'incendio solo questo album. La sua folle lucidità aveva ragione pure quella volta.

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