15 aprile 2008

The (election) Day After

Due banali considerazioni, i miei due pence sulla batosta elettorale:

1. Al di là della delusione e nonostante non fosse neanche del tutto imprevedibile, ho come l'impressione, la pessima impressione, che in fondo il sentimento trionfante in queste elezioni, la parola che ne ha determinato il risultato, mai pronunciata, ma vincente più di qualsiasi slogan, sia "egoismo".

2. E mi preoccupa pure molto il fatto che già nei commenti di queste ore si stia constatando che avere un atteggiamento pacato e non rissoso, propositivo e non distruttivo, di dialogo e non di insulto, sia la peggiore strategia possibilie in campagna elettorale.
Siamo nel territorio della teoria dei giochi: l'atteggiamento collaborativo è perdente se l'avversario ne sostiene uno aggressivo. In questo caso allora è meglio averne uno
aggressivo a propria volta, così almeno non si lascia stravincere l'avversario (ma se ne esce entrambi con le ossa rotte).
Tutto sommato questa cosa già la si sapeva da un po' di elezioni, ma 'stavolta mi pare che ci sia una dimostrazione quasi matematica. La preoccupazione sui livelli che assumerà lo scontro politico a venire è quasi pari a quella per il governo dei prossimi 5 anni.
Allegria.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

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