4 ottobre 2011

La giornata di un corridore

Ho provato, per gioco e per memoria personale, a scrivere il resoconto di una gara di corsa a cui ho partecipato la scorsa primavera. Ho cercato di farlo nello stile di quegli splendidi articoli lunghi abbastanza tipici del giornalismo anglosassone, quelli in cui l'autore parla in prima persona raccontando l'evento dal di dentro. Al di là della qualità del risultato (che spero essere almeno decente), ne è venuta fuori una cosa piuttosto lunga, che non è il caso di pubblicare tutta qui. Ne inserisco solo il prologo, poi chi fosse interessato può trovare il documento completo qui.

Corri sul percorso più panoramico d’Italia”. Sono le parole dello slogan della manifestazione a venirmi in mente mentre mi reco a piedi verso la partenza della gara. È un’alba spettacolare: cielo perfettamente azzurro e senza una nuvola; il sole sta spuntando da dietro una montagna e la superficie del lago sembra d’argento. In settimana ha nevicato in alta quota, per cui le cime dei monti che circondano il bacino del lago sono spolverate di bianco. L’aria è frizzante, decisamente fresca, ma mi basta tenere la cerniera della tuta chiusa fino al collo e le mani in tasca per non patire il freddo.
Mi sono iscritto alla Lago Maggiore Half Marathon, una gara podistica di 21.097 metri che si svolge a inizio Marzo, tra le città di Stresa e di Verbania. Sono città che si affacciano su due sponde opposte di un’ansa del lago, per cui il percorso è una sorta di ferro di cavallo che percorre tutto il lungolago tra le due località e lo scenario che ne risulta, al di là della prosopopea dello slogan, è particolarmente scenografico.
(segue)

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