12 aprile 2010

C.McCarthy - Suttree

Ammetto, confesso che questo libro l’ho finito a fatica e con la voglia che finisse in fretta, di passare ad altro.
E di aver pensato più volte di lasciarlo perdere.
Poi però non l’ho fatto e come con le grandi fatiche che si riescono a portare a termine, sono contento di averlo letto tutto e sono convinto che questa lettura mi abbia dato ben più di altri libri divorati in un baleno.
È un libro pesante questo, descrizioni lunghe e dettagliatissime e avvenimenti tanto realistici da apparire banali se non addirittura noiosi.
Come la vita.
È difficile pure dirne la trama, di questo libro. In sostanza si tratta di un periodo di alcuni anni della vita di tal Cornelius “Bud” Suttree, uomo disincantato e concreto che assieme a suoi pari vive alla giornata ai margini della società nei dintorni di Koxville. I suoi compari, amici o semplici compagni nel viaggio della vita, sono barboni, alcolizzati, svitati, accattoni, prostitute e tutto quanto vi sia di più umanamente tangibile nelle periferie delle città e delle esistenze in genere.
Ogni pagina di questo libro è dipinta con colori talmente vividi e dettagliati da trascinarti di forza in quelle esistenze misere ma intensissime, a fianco di un uomo dall’aspetto ruvido ma dalla volontà fragile e riprovevole, capace poi di enormi e disinteressati slanci di generosità e di adattamento indifferente alle situazioni peggiori, in balia dell’altalena della vita che con i suoi alti e bassi lo porta a destreggiarsi tra la miseria e il lusso pacchiano di chi si trova in tasca all’improvviso troppi soldi per essere in grado di conservarne appena per il pasto del giorno dopo.
Un uomo vero. Tramite il quale forse McCarthy ha l'ambizione di raccontarci l'Uomo.
O forse no. Come sempre questo autore non fornisce mai didascalie, non svela mai il proprio programma. Ti presenta la vita, interpretala tu.

Sinceramente un libro come questo lo consiglio di cuore, ma con un grosso avvertimento: è un mattone. Però si sa, non sono mai i percorsi troppo semplici e frequentati a portarci nei posti migliori. Affrontatelo, percorretelo tutto e raggiungete la cima. Voltarsi indietro a guardare il cammino percorso sarà un’esperienza impagabile.

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