Non so bene perché, ma a me Aldo Busi è sempre stato simpatico. È una cosa epidermica, senza motivazioni forti, più televisiva che letteraria: ho letto poco di quel che ha scritto.
Probabilmente è a causa della sua sfrontata e provocatoria indole, il suo essere sempre pronto ad andare oltre, ben al di là del comune “sopra le righe”, fatto però in un modo che, pur finendo inevitabilmente in caciara, perché i programmi televisivi si, alcuni programmi televisivi, si nutrono di caciara, ha sempre un fondo arguto, intelligente. Provocare per smascherare le ipocrisie, per mettere in imbarazzo i perbenisti, stanare i benpensanti agitandogli davanti al muso gli argomenti che più li eccitano.
A ben pensarci la mia simpatia nei suoi confronti risale a un secolo fa, quando Corrado Augias lo definiva, col suo fare sornione, “Il più grande scrittore italiano vivente” e lui ballava una specie di flamenco indossando scarpe rosse col tacco.
Poi francamente non l’ho più seguito se non casualmente. Leggo che ha partecipato ad Amici in qualità di giudice e questo potrebbe bastare a farmi cambiare idea su di lui, ma probabilmente l’ha fatto col suo modo di fare sfacciato e magari mi sarebbe piaciuto pure lì. Non so.
Quello che so, il motivo del post, è che è stato radiato da tutte le trasmissioni della RAI per avere offeso nientemeno che il Papa e Berlusconi. Il primo, che si scaglia contro gli omosessuali, lo ha accostato agli omofobi che altro non sarebbero, secondo lui, degli omosessuali repressi pericolosi per la società.
Del secondo, Berlusconi, si è permesso di dire che se non abbassa le tasse con le due aliquote del 23 e 33 percento, il suo governo non è servito a nulla.
Apriti cielo, naturalmente.
Quegli imbecilli servili dei dirigenti RAI non hanno perso tempo, e in considerazione di tali disdicevoli fatti, hanno deciso per la radiazione dal programma (L’Isola dei Famosi) e dagli altri programmi RAI.
Beh, io sono uno sfigato che paga il canone e ritengo che per esempio, sentire un ministro della Repubblica Italiana dire che quelli che vogliono che i crocifissi vengano tolti dalle scuole e dagli altri luoghi pubblici (io per esempio) “possono anche morire” ma loro della sentenza della Corte Europea se ne fregano e non li toglieranno mai, mi sembra molto più grave.
Tanto per dirne una.
Ce ne sono a montagne di schifezze del genere negli archivi RAI, io non ho voglia di ravanarci dentro perché mi girano le balle ogni volta, ma i protagonisti sono ancora tutti lì in prima serata.
Beh, io immagino che Aldo Busi possa fare anche a meno delle comparsate in TV, anche se sono certo che un qualche danno non potrà non venirgliene. E sono pure convinto che del “servizio pubblico” televisivo ormai rimanga davvero ben poco, vittima com’è ormai di pressioni, lottizzazione, ingerenze, cortigianerie e pochezza dilagante. Però io quei soldi dell’abbonamento li pago, non per scelta, ma per imposizione. La RAI la guardo pochissimo, ma ciononostante devo versare un obolo annuale a suo favore per finanziare simili schifezze e allora sogno i sogni più cruenti nei confronti di quella gente che è riuscita a ridurre in questo stato quello che potrebbe essere un mezzo ricchissimo.
In altre parole: vadano a cagare, una volta di più.
Per il resto, per quel che può servire, arrivi la mia massima solidarietà ad Aldo Busi. Ne approfitti per tornare ad essere “il più grande scrittore italiano vivente”.
19 marzo 2010
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