Stamattina, durante il dormiveglia che mi concedo tra il primo suono della sveglia e il suo definitivo richiamo, la mia mente, vagando per pensieri sconnessi ma nitidissimi, ha prodotto questa immagine:
In città, un cantiere stradale opera su una rotonda. Probabilmente i lavori sono terminati e il cantiere sta smantellando, infatti un operaio piuttosto robusto, in tuta blu e maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti, raccoglie i coni di segnalazione a strisce bianche e rosse intorno alla rotonda, infilandoli uno dentro l’altro. Mentre sta per raccogliere il terzo o quarto, improvvisamente si ferma: infilato sull’apertura alla sommità del cono a terra, c’è un fiore rosso, forse un garofano. Se infilasse il cono dentro a quelli già raccolti che imbraccia con la mano sinistra come stava per fare, lo schiaccerebbe. Allora, con la mano libera lo raccoglie e cerca di infilarselo in una tasca, o meglio, in un occhiello della tuta, ma il gambo del fiore è troppo lungo.
Sarebbe bello capire perché la mia mente abbia prodotto questa immagine. Psicologi, avanti.
1 commenti:
Uhmmm...forse ti si sta generando nella testa un ritorno ai tempi in cui è ambientato il romanzo di Elio Vittorini "Garofano Rosso"? :)
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